È sull’anello ciclabile intorno al lago di Piediluco che esplode la nuova frattura politica tra Comune di Terni e Regione Umbria. Da un lato i consiglieri regionali del Partito Democratico, Francesco Filipponi e Maria Grazia Proietti, che parlano di impegno concreto della Giunta regionale guidata da Stefania Proietti. Dall’altro l’assessore all’urbanistica Marco Iapadre, che liquida quelle dichiarazioni come pura propaganda politica, rivendicando il ruolo decisivo dell’amministrazione ternana guidata dal sindaco Stefano Bandecchi.
La polemica nasce dopo l’annuncio del finanziamento di 700 mila euro dai fondi di coesione FSC 2021-2027, destinati a un itinerario ciclopedonale di oltre 20 chilometri che coinvolgerà i territori comunali di Terni e Labro, con l’obiettivo di collegarsi alle grandi direttrici del turismo lento.
Soddisfazione è stata espressa dai consiglieri Filipponi e Proietti, che hanno sottolineato la volontà della Giunta Proietti di puntare su Piediluco: “I fondi regionali per finanziare l’anello ciclabile ci sono e resta solida l’intenzione dell’attuale Giunta di sviluppare Piediluco a livello turistico”.
Nel dettaglio, i due consiglieri hanno ricordato che “l’intervento prevede la realizzazione di un itinerario ciclopedonale di oltre 20 chilometri intorno al lago con il coinvolgimento dei territori comunali di Terni e Labro. Ciò grazie ai fondi per lo sviluppo e la coesione 2021-2027: per Piediluco ci sono 700 mila euro nell’ambito della linea di intervento ‘Le oasi e le vie del verde’”.
Un progetto che, secondo il PD, rappresenta un tassello strategico per l’Umbria: “L’operazione consentirà di espandere la rete ciclabile regionale e l’esperienza del turismo lento, collegandola con la ciclovia del fiume Nera e con la Via di Francesco Assisi-Roma”. I consiglieri hanno aggiunto che la Regione ha presentato una richiesta anche al Fondo unico nazionale per il turismo, con l’obiettivo di liberare ulteriori risorse. “Ringraziamo per il lavoro gli uffici e gli assessori Simona Meloni e Francesco De Rebotti”, hanno concluso Filipponi e Proietti.
Durissima la replica dell’assessore all’urbanistica Marco Iapadre, che ha attaccato frontalmente i due consiglieri regionali ternani: “Oggi un paio di consiglieri regionali della maggioranza, che si ricordano di Terni solo per autoincensarsi in qualche comunicato, lodano la Giunta regionale per il finanziamento di 700.000 euro per l’anello ciclabile. Ad onor del vero, quei fondi erano già stati stanziati e poi dirottati altrove, fuori dal territorio ternano”.
Secondo l’assessore, a salvare il progetto è stato l’intervento dell’amministrazione comunale: “Solo l’intervento in extremis dell’amministrazione guidata da Stefano Bandecchi, e in particolare dell’assessore Giovanni Maggi, ha smascherato l’intento e costretto la Regione, obtorto collo, a riconsegnare quei fondi a Terni e ai ternani”.
Iapadre accusa la Regione Umbria di avere un approccio “peruginocentrico”, nonostante la massiccia presenza di rappresentanti ternani in giunta e in consiglio. Rivendica poi la prontezza del Comune: “La nostra amministrazione ha risposto in un solo giorno con un atto deliberativo alla convenzione proposta, e poco dopo ha inviato la relazione di fattibilità. Se Piediluco avrà l’anello ciclabile, lo deve alla difesa costante del territorio da parte del Comune e al lavoro dei tecnici comunali, non certo ad altri”.
Il progetto ciclabile di Piediluco, nelle intenzioni, mira a valorizzare un’area naturalistica e turistica di grande pregio, collegandola a percorsi culturali, religiosi e ambientali. Ma il valore strategico dell’infrastruttura rischia di essere oscurato dallo scontro istituzionale.
Da una parte la Regione rivendica la visione di lungo periodo e il ruolo della Giunta Proietti nello stanziamento dei fondi. Dall’altra il Comune di Terni si attribuisce il merito esclusivo della difesa delle risorse e denuncia i tentativi di dirottamento. Quel che resta è un clima di forte contrapposizione politica, che accompagna un progetto potenzialmente determinante per il rilancio turistico e ambientale del ternano.
(foto di copertina da Instabike)