La Via Amerina, uno dei più affascinanti tracciati dell’Italia centrale, torna al centro dell’attenzione grazie a un progetto che unisce memoria storica, mobilità sostenibile e turismo lento. Con un finanziamento di 80 mila euro, ottenuto attraverso il bando nazionale Bici in Comune promosso da Sport e Salute e Anci, prende forma l’Amerina Bike Route, un’iniziativa che mira a trasformare un’antica strada romana in una moderna infrastruttura ciclabile.
Il progetto coinvolge cinque Comuni umbri – Todi (capofila), Amelia, Avigliano Umbro, Montecastrilli e Penna in Teverina – e si svilupperà nell’arco di due anni, con l’obiettivo di restituire alla Via Amerina un ruolo centrale nella vita quotidiana e nel sistema turistico del territorio.

La presentazione ufficiale del progetto si è svolta a Perugia il 17 novembre, anticipata da una pedalata in e-bike nel centro storico, gesto simbolico che ha voluto richiamare l’attenzione sul valore della mobilità dolce anche nei contesti urbani.
Nella Sala Fiume di Palazzo Donini, sindaci, amministratori e rappresentanti istituzionali hanno illustrato i contenuti dell’iniziativa, evidenziando come l’Amerina Bike Route rappresenti un esempio concreto di progettazione integrata. All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, Fiab, Slow Food Italia, Sviluppumbria e Sport & Salute, a conferma di una rete ampia e trasversale costruita attorno al progetto.
Il cuore dell’Amerina Bike Route è una strategia articolata su tre livelli. In primo luogo, rendere riconoscibile la Via Amerina come itinerario cicloturistico di valore nazionale e internazionale, capace di attrarre visitatori interessati a un turismo esperienziale, lento e sostenibile.
In secondo luogo, il progetto punta a favorire l’uso quotidiano della bicicletta, promuovendo spostamenti casa-scuola, casa-lavoro e verso impianti sportivi o servizi di prossimità. La bici non viene quindi pensata solo come strumento turistico, ma come mezzo concreto di mobilità locale.
Il terzo livello riguarda il miglioramento dell’accessibilità, attraverso servizi dedicati, segnaletica, punti di sosta e un sistema di accoglienza bike-friendly, in grado di rispondere alle esigenze sia dei residenti sia dei cicloturisti.
Uno degli elementi qualificanti del progetto è il collegamento del tratto umbro della Via Amerina con le principali dorsali ciclabili nazionali ed europee. L’Amerina Bike Route si inserirà infatti in una rete più ampia che comprende itinerari come Italia Coast to Coast, la Ciclovia del Sole ed Eurovelo 7.
Questo posizionamento strategico rafforza il ruolo dell’Umbria come regione di riferimento per il turismo outdoor, capace di intercettare flussi internazionali e di valorizzare il proprio patrimonio storico e paesaggistico attraverso una mobilità a basso impatto.
Il sindaco di Todi, Antonino Ruggiano, ha sottolineato come il progetto consenta di restituire alla Via Amerina il suo ruolo originario di “filo conduttore tra comunità, cultura e paesaggio”, trasformandola in un’infrastruttura contemporanea senza tradirne l’identità storica.
Per la dirigente regionale Antonella Tiranti, l’Amerina Bike Route si inserisce pienamente nella strategia regionale sul turismo lento e sull’e-bike, rafforzando l’immagine dell’Umbria come laboratorio di buone pratiche in tema di sostenibilità, qualità dell’offerta turistica e integrazione tra territori.
Il lavoro operativo è già iniziato. Sono in corso la mappatura dei percorsi, l’individuazione dei punti di interesse storico, culturale e naturalistico e lo studio di un’identità grafica condivisa, che renda immediatamente riconoscibile l’Amerina Bike Route.
Nei prossimi mesi verranno analizzate le criticità dei tracciati, avviate attività di formazione nelle scuole e percorsi di aggiornamento rivolti agli operatori turistici. L’obiettivo è costruire una vera e propria comunità bike-friendly, capace di accogliere, assistere e valorizzare chi sceglie la bicicletta come mezzo di scoperta del territorio.

L’Amerina Bike Route si propone infine come un progetto di rigenerazione territoriale, in grado di generare nuove opportunità economiche e sociali. Recuperare un’antica via significa non solo preservarne la memoria, ma renderla viva e funzionale alle esigenze del presente.
Storia, sostenibilità e comunità diventano così gli assi portanti di un’iniziativa che trasforma la Via Amerina in una infrastruttura moderna, capace di connettere luoghi, persone e visioni di futuro nel segno della mobilità dolce e consapevole.