Mattinata movimentata quella di Santo Stefano a Gubbio, segnata da un episodio che riporta l’attenzione su un problema noto ma troppo spesso sottovalutato: la sosta selvaggia nel centro storico e le conseguenze gravissime che può avere quando si tratta di garantire i soccorsi.
Intorno alle 10:30 del mattino, un’ambulanza del 118, impegnata nel trasporto di una paziente in codice rosso, è rimasta bloccata in via Aquilante, nel quartiere di San Pietro, a causa di automobili parcheggiate in maniera irregolare. Una situazione di fortissimo rischio per la persona assistita, in un momento in cui ogni minuto può essere decisivo.
Ricevuta la segnalazione, una pattuglia della Polizia Locale, in quel momento impegnata in servizio nella zona di Padule, si è precipitata con urgenza verso San Pietro.
Gli agenti, dopo aver constatato l’impossibilità per il mezzo di emergenza di procedere normalmente lungo via Aquilante, hanno adottato una soluzione straordinaria: scortare l’ambulanza fuori dal centro storico attraverso l’arco di San Pietro, consentendo così al personale sanitario di riprendere la corsa verso l’ospedale di Branca nel più breve tempo possibile.

Nel frattempo, i veicoli responsabili del blocco sono stati sanzionati. Una decisione inevitabile e necessaria, perché la vicenda evidenzia in modo lampante come la sosta irresponsabile non sia solo una violazione del codice della strada, ma possa trasformarsi in un ostacolo pericoloso alla tutela della vita umana.
“L’ambulanza stava trasportando una paziente in codice rosso e non poteva perdere tempo”, è il concetto espresso dagli operatori intervenuti, sottolineando la necessità di rispetto rigoroso delle regole soprattutto nelle aree più delicate del centro storico.
La giornata di Santo Stefano non si è fermata lì. Intorno alle 11:30, circa un’ora dopo l’intervento a San Pietro, la Polizia Locale è stata chiamata nuovamente in causa, questa volta presso la Biblioteca Sperelliana, dove era scattato l’allarme di sicurezza.
Durante il sopralluogo, gli agenti hanno trovato una porta aperta, che sarebbe invece dovuta risultare chiusa. Non sono stati riscontrati segni di effrazione né situazioni di particolare criticità e tutto è apparso in ordine, ma il fatto ha indotto le autorità a programmare un’ulteriore ispezione nei prossimi giorni.
La verifica sarà approfondita, anche in considerazione della natura articolata degli ambienti e delle strutture del complesso monumentale di San Pietro, che presenta numerosi cunicoli nel sottotetto, la cui profondità e direzione non sono completamente note. Un elemento che rende prudente ogni valutazione e che giustifica la massima attenzione.

Il controllo del territorio non si ferma nemmeno durante le festività. Nel giorno di Natale le Forze dell’Ordine sono intervenute per due lievi liti familiari, situazioni di modesta entità che sono state riportate alla calma senza conseguenze.
Nel pomeriggio di Santo Stefano, inoltre, è stato rimosso, per ragioni di sicurezza legate al forte vento, lo stendardo pubblicitario della mostra su San Francesco e il Lupo installato in Piazza Quaranta Martiri, nella zona degli ex semafori. Le raffiche lo facevano oscillare pericolosamente, rendendo necessario un intervento preventivo per evitare rischi ai passanti.
L’episodio di via Aquilante richiama con forza il tema della responsabilità dei cittadini. Il centro storico, con le sue vie strette e la sua conformazione medievale, è affascinante ma fragile: una sosta irregolare può trasformarsi rapidamente in una barriera insormontabile per ambulanze, vigili del fuoco e forze dell’ordine.
“Non possiamo permetterci che comportamenti superficiali mettano a rischio vite umane”, è il messaggio che emerge chiaramente da questa vicenda.
Santo Stefano, festa di serenità e famiglia, a Gubbio è stato anche un giorno di lavoro intenso per la Polizia Locale e per tutti gli operatori impegnati nel garantire sicurezza, assistenza e ordine pubblico. Un impegno silenzioso ma essenziale, che chiede in cambio una sola cosa: rispetto delle regole e senso civico da parte di tutti.
(Foto: Cronaca Eugubina)