16 Feb, 2025 - 15:56

Torgiano, presentato il numero 74 di "Alternative per il Socialismo" sul fenomeno Trump

Torgiano, presentato il numero 74 di "Alternative per il Socialismo" sul fenomeno Trump

L'impatto politico e sociale del fenomeno Trump, in particolare dopo la sua rielezione alla presidenza degli Stati Uniti, è al centro del nuovo numero della rivista Alternative per il socialismo, intitolato "La rivoluzione restauratrice". Il numero 74 del trimestrale, fondato da Fausto Bertinotti, è stato presentato giovedì 13 febbraio a Torgiano nel corso di un incontro organizzato dall’associazione culturale Umbrialeft.

La serata, moderata da Attilio Gambacorta, ha visto la partecipazione di figure di spicco del panorama politico e accademico, tra cui Alfonso Gianni, direttore della rivista; Sandra Sarti, consigliere comunale di Torgiano; Tiziana Tomassini, presidente della sezione locale dell’ANPI; Gianluca Schippa, consigliere comunale di Bettona; e Paolo Brutti, docente universitario.

Trump, Musk e il capitalismo senza intermediazioni

Al centro dell'analisi proposta nel nuovo numero di Alternative per il socialismo vi è l’impatto del fenomeno Trump sulla scena internazionale e sul modello economico contemporaneo.

"Questo numero – ha commentato Alfonso Gianni – pone al centro l’analisi del fenomeno Trump, che noi consideriamo fenomeno eclatante, perché modifica i rapporti internazionali ed è destinato a caratterizzare questa fase del capitalismo più aggressivo, senza intermediazioni, con mire di conquista dello spazio attraverso Musk, che è l’altra anima di Trump. La parola 'Trusk', che li mette insieme, chiarisce molto bene quali sono i loro interessi: il centro della contesa è la Cina, l’altra potenza che, dal punto di vista tecnologico, economico, di produzione di auto elettriche e adesso anche militare, contrasta gli Stati Uniti d’America".

L'ascesa della Cina nel settore tecnologico e manifatturiero ha ridisegnato gli equilibri economici internazionali, spingendo gli Stati Uniti verso misure protezionistiche. "Questi ultimi, che sembravano i padroni del mondo, oggi lo sono molto meno e reagiscono con politiche economiche protezionistiche di vecchio stampo, tipiche del fascismo degli anni ’30. I dazi, però, colpiscono anche la popolazione americana: più costano le merci importate, più aumentano i prezzi, e quindi l’inflazione. Le classi più deboli, sia negli Stati Uniti sia in Europa, ne pagano il prezzo".

L'analisi proposta da Alternative per il socialismo intende sfatare la narrazione di un Trump leader assoluto e decisionista, spostando l’attenzione sulle vere dinamiche del potere globale. "Questo è il problema che vogliamo mettere a fuoco, demistificando il nuovo mito dell’uomo potente che decide tutto. In realtà, sono i mercati, i grandi capitali e questa nuova tecnocrazia oligarchica a dominare il mondo: Trump è solo uno strumento".

Il tecnofeudalesimo e la questione salariale

Il numero 74 della rivista Alternative per il socialismo si pone l'obiettivo di fornire un’analisi approfondita delle trasformazioni economiche e sociali in corso, ponendo in evidenza il superamento del liberalismo e l’ascesa di un nuovo paradigma definito “tecnofeudalesimo”.

Stefano Vinti di Umbrialeft ha evidenziato la portata di questo cambiamento: "Il numero 74 di Alternative per il socialismo è particolarmente interessante perché affronta il cambio radicale del paradigma del mondo attuale, il superamento del liberalismo per arrivare a una sorta di tecnofeudalesimo".

Uno degli aspetti centrali affrontati nella pubblicazione è la questione salariale, riproposta con forza dal contributo di Fausto Bertinotti. "In un Paese in cui i salari sono diminuiti negli ultimi trent’anni del 3%, egli sollecita il sindacato a sostenere le rivendicazioni dei lavoratori attraverso un adeguamento salariale ottenibile solo con il conflitto sociale. Questo è esattamente l’opposto di quanto sostiene Giorgia Meloni, secondo cui il conflitto sarebbe tossico e romperebbe l’unità tra padroni e operai. Ma gli interessi sono contrapposti, ed è dunque necessario un sindacato che rivendichi il miglioramento delle condizioni salariali e materiali dei lavoratori."

Le sfide globali e il ruolo dell'Europa nel contesto internazionale contemporaneo

A chiudere l'incontro è stato Paolo Brutti, che ha posto l’accento sulle implicazioni globali del ritorno di Trump alla presidenza: “In questo numero della rivista si analizza l’impatto della nuova amministrazione Trump e le sue ripercussioni a livello internazionale. Si tratta di una situazione inedita e preoccupante, che impone alla Sinistra una seria riflessione su come affrontarla. Potremmo trovarci di fronte a dinamiche che il capitalismo americano non aveva mai mostrato prima. La questione centrale è capire quale ruolo possano giocare l’Italia e l’Europa in questo scenario, dato che, rispetto alle grandi questioni globali – dalla guerra in Ucraina al Medio Oriente – il Vecchio Continente appare sempre più marginale. L’editoriale di Alfonso Gianni offre una lettura illuminante su questi temi e rappresenta un punto di partenza per costruire strategie adeguate a fronteggiare le sfide del presente.”

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Francesco Mastrodicasa
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