24 Jul, 2025 - 15:15

Emergenza pendolari: l'Autorità dei trasporti apre alle deroghe sui regionali, ma il nodo resta sui treni idonei

Emergenza pendolari: l'Autorità dei trasporti apre alle deroghe sui regionali, ma il nodo resta sui treni idonei

Un’apertura, cauta ma netta, che potrebbe cambiare la vita a migliaia di pendolari umbri e laziali. L’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) ha ufficializzato l’avvio di interlocuzioni con RFI, Regioni e Trenitalia per affrontare gli effetti delle nuove prescrizioni che limitano l’accesso alla linea AV Roma-Firenze ai soli convogli capaci di superare i 200 km/h. Al centro del confronto: la possibilità di mantenere - in via temporanea - il transito di alcuni treni regionali, oggi tecnicamente fuori standard, in attesa dell’arrivo dei nuovi mezzi.

Il tema è tutt’altro che tecnico. Da quando, nei mesi scorsi, Rete Ferroviaria Italiana ha annunciato il giro di vite sulle condizioni di circolazione lungo la Direttissima, si è acceso un confronto serrato tra istituzioni locali, pendolari e operatori del trasporto ferroviario. In Umbria, in particolare, il provvedimento ha sollevato l’allarme di lavoratori e studenti che ogni giorno contano su collegamenti diretti verso la Capitale.

La linea AV tra Roma e Firenze è satura, ma i regionali non possono sparire: si cerca un equilibrio tecnico e politico

L’infrastruttura, concepita nei primi anni Duemila per velocità fino a 250 km/h, è da sempre utilizzata anche da treni regionali che non superano i 150 km/h. Una deroga sistematica, tollerata fino ad oggi, che però incide sulla regolarità e sulla capacità di una tratta ormai prossima alla saturazione.

"Siamo consapevoli delle ripercussioni sui servizi regionali - ha fatto sapere ART - per questo stiamo lavorando con gli attori coinvolti per trovare soluzioni temporanee, anche parziali, in attesa della piena disponibilità di materiale rotabile idoneo".

Una formula che fotografa l’impasse attuale. Le Regioni premono per difendere l’attuale assetto, i pendolari chiedono certezze, mentre Trenitalia è chiamata ad accelerare sulla messa in servizio dei nuovi treni ad alta capacità e velocità.

Raffaele Nevi (FI): "L’ART ha confermato le mie proposte. Non servono tavoli, ma rapporti istituzionali seri"

A rivendicare un ruolo centrale nel pressing istituzionale è il portavoce nazionale di Forza Italia e parlamentare umbro Raffaele Nevi, che commenta con tono soddisfatto la presa di posizione dell’Autorità: "Ancora una volta, le proposte di buon senso vengono riconosciute, senza bisogno di sceneggiate politiche o mirabolanti tavoli. Servono rapporti istituzionali corretti e un approccio serio al proprio ruolo".

Due le proposte che Nevi rilancia come prioritarie:

  • Accelerare la consegna dei nuovi treni acquistati dalla Giunta Tesei, mezzi in grado di superare i 200 km/h e dunque compatibili con l’attuale normativa AV

  • Estendere gli sconti sugli abbonamenti anche ai servizi Intercity e Frecciarossa, a favore di studenti e lavoratori pendolari

"Ora più che mai serve unità" – conclude il deputato – "la politica deve dialogare con i tecnici e attuare ciò che è davvero possibile".

Il futuro dei pendolari passa dai nuovi treni: ma i tempi restano incerti

Il confronto è aperto. L’ART, pur ricordando il carattere prioritario dell’alta velocità su una linea realizzata con ingenti investimenti pubblici, riconosce la necessità di salvaguardare le esigenze dei cittadini.

"L’obiettivo è ridurre al minimo i disagi per i pendolari" - si legge nella nota - "e garantire una transizione ordinata verso un servizio regionale compatibile con le infrastrutture AV".

Tutto ruota, però, attorno alla rapidità con cui Trenitalia sarà in grado di mettere su rotaia i nuovi convogli. In attesa di quella svolta, resta aperta la possibilità di mantenere parziali deroghe. Un compromesso tecnico e politico, forse imperfetto, ma inevitabile. Perché, come ricordano i comitati dei pendolari, "la vera alta velocità è tornare a casa in orario".

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Federico Zacaglioni
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