23 Oct, 2025 - 18:00

Alloggi Ater, nuova tensione tra Comune e Regione: “Terni ha fatto più dell’Umbria”

Alloggi Ater, nuova tensione tra Comune e Regione: “Terni ha fatto più dell’Umbria”

Non si placa la tensione politica attorno alla gestione degli alloggi Ater a Terni, dove il confronto tra Comune e Regione Umbria si è trasformato in un vero e proprio braccio di ferro istituzionale. Dopo le dichiarazioni del sindaco Stefano Bandecchi, che ha accusato la Regione di immobilismo sul fronte dell’edilizia residenziale pubblica arriva la replica durissima degli assessori comunali Giovanni Maggi e Sergio Cardinali: “Sugli alloggi Ater ha fatto più il Comune che la Regione - affermano - Barcaioli trovi le risorse per ristrutturare gli appartamenti. È una sua competenza”.

Le parole degli esponenti della giunta comunale non lasciano spazio a interpretazioni: la questione non è più solo tecnica ma profondamente politica. Nel mirino, la gestione regionale degli immobili Ater, molti dei quali, secondo Palazzo Spada, restano vuoti da anni per mancanza di manutenzione.

Gli assessori Maggi e Cardinali: “Ater tiene 600 alloggi sfitti per mancanza di manutenzione”

Nel comunicato diffuso nelle ultime ore, gli assessori Maggi e Cardinali hanno rispedito al mittente le critiche mosse dall’assessore regionale Fabio Barcaioli, accusandolo di voler “sviare le responsabilità” della Regione.

“Rispediamo al mittente le accuse gratuite dell’assessore regionale, che invece di disquisire sul funzionamento virtuoso delle amministrazioni locali dovrebbe chiedere alla giunta risorse per mettere a disposizione di Ater ulteriori appartamenti, affermano i due assessori.

Secondo il Comune, la disponibilità futura di alloggi ristrutturati sarebbe “nell’ordine di meno di dieci unità”, un numero ritenuto del tutto insufficiente per soddisfare le esigenze di edilizia popolare nel territorio ternano. “Il vero problema è la carenza di alloggi ristrutturati che penalizza fortemente i cittadini”, spiegano Maggi e Cardinali, aggiungendo che “a Terni ci sono 600 appartamenti che Ater tiene sfitti per mancanza di manutenzioni”.

Una cifra che stride con quella del Comune, che pur disponendo di un patrimonio immobiliare molto più contenuto - appena una cinquantina di alloggi - ha avviato un piano di ristrutturazione in autonomia.

Il Comune di Terni rivendica i risultati: 16 alloggi pronti entro il 2025 e altri 6 grazie al Pnrr

Dati alla mano, Palazzo Spada rivendica di aver già messo in moto interventi concreti. Entro il 2025 saranno ristrutturati 16 alloggi (5 destinati alla mobilità e 11 alla graduatoria in corso) utilizzando fondi propri. A questi si aggiungeranno, entro luglio 2026, sei appartamenti finanziati con risorse del Pnrr.

L’Ater, sottolinea il Comune, “nonostante disponga di un numero di alloggi dieci volte superiore, ha ufficialmente messo a disposizione soltanto cinque alloggi per mobilità e altri cinque per la graduatoria aperta”. Un dato che gli assessori definiscono “insostenibile” rispetto al fabbisogno cittadino.

“L’assessore Barcaioli, invece di preoccuparsi di inesistenti ritardi per l’assegnazione in corso, dovrebbe destinare parte dell’aumento delle tasse imposto ai cittadini ternani per ristrutturare l’enorme numero di alloggi di proprietà Ater inutilizzabili”, attaccano Maggi e Cardinali.

Assegnazioni regolari ma pochi alloggi disponibili : la task force comunale al lavoro

A dispetto delle accuse di lentezza, i dati del Comune mostrano una macchina amministrativa in piena attività. Dalla fine del 2024 a oggi, la commissione comunale per le assegnazioni si è riunita cinque volte, esaminando 132 istruttorie e completando 54 assegnazioni.

È stata inoltre istituita, con la delibera di Giunta n. 441 del 21 novembre 2024, una task force intersettoriale incaricata di verificare i requisiti di accesso agli alloggi di edilizia residenziale sociale, con la collaborazione dell’anagrafe, dell’ufficio patrimonio e della polizia locale.

Secondo gli uffici comunali, le assegnazioni del bando ERS 2023 sono in linea con quelle dei precedenti, sebbene ogni edizione presenti proprie specificità. Il problema, dunque, non sarebbe nei tempi di assegnazione ma nella scarsità di immobili disponibili.

In assenza di un nuovo bando nel 2025 - rinviato a causa della modifica della legge regionale - la Regione Umbria dovrà probabilmente prorogare la graduatoria attuale e chiedere ad Ater un aumento della disponibilità di case.

Un braccio di ferro, quello tra Comune di Terni e Regione dell'Umbria, che sembra destinato a continuare

La vicenda degli alloggi Ater si conferma terreno di scontro tra Comune di Terni e Regione Umbria, in una partita che intreccia competenze tecniche, risorse economiche e visioni politiche diverse.

Da un lato, Bandecchi e la sua giunta rivendicano di aver fatto la loro parte nonostante i limiti di bilancio; dall’altro, Barcaioli difende il ruolo della Regione e invita Terni a migliorare la gestione delle assegnazioni.

In mezzo, centinaia di famiglie in attesa di una casa, simbolo di una frattura istituzionale che – al netto dei comunicati – resta ancora tutta da ricomporre.

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Federico Zacaglioni
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