22 Nov, 2025 - 08:46

Al via a Gualdo Tadino la Festa nazionale di Articolo 21. Presciutti: “La Costituzione è la nostra bussola, va protetta ogni giorno”

Al via a Gualdo Tadino la Festa nazionale di Articolo 21. Presciutti: “La Costituzione è la nostra bussola, va protetta ogni giorno”

Si è aperta ieri, al teatro Don Bosco di Gualdo Tadino, la Festa nazionale di Articolo 21, appuntamento promosso dal Comune e dall’associazione Articolo 21 - Il dovere di informare, il diritto ad essere informati.

L’apertura della manifestazione ha registrato una partecipazione particolarmente numerosa da parte del mondo scolastico: in platea gli studenti dell’Istituto Casimiri e dell’Istituto Comprensivo Gualdo Tadino-Casacastalda, chiamati a svolgere un ruolo attivo attraverso incontri, performance e momenti di confronto sul rapporto tra informazione, diritti e cittadinanza consapevole. Un coinvolgimento diretto che ha trasformato l’inaugurazione della rassegna in un autentico laboratorio di educazione civica, orientato a sensibilizzare le giovani generazioni sul valore della libertà di pensiero e sull’importanza di un giornalismo libero e indipendente quale presidio irrinunciabile della democrazia.

L’apertura con “Disarmare. Voce del verbo amare”: teatro civile e riflessione sulla responsabilità dell’informazione

La prima giornata della Festa nazionale di Articolo 21 si è aperta con la rappresentazione “Disarmare. Voce del verbo amare”, interpretata e scritta da Angela Iantosca. Un’opera che intreccia linguaggio teatrale, testimonianza civile e narrazione contemporanea, affrontando i temi della non violenza, dell’educazione emotiva e della responsabilità individuale nel tempo della comunicazione digitale.

L’opera, pensata in particolare per il pubblico più giovane, ha offerto agli studenti presenti un’occasione di riflessione profonda sul potere delle parole e sul ruolo dei media nel prevenire derive d’odio, stereotipi e disinformazione. Non si è trattato di una scelta casuale: lo spettacolo ha voluto rappresentare il prologo simbolico dell’intera due giorni, ribadendo l’intento degli organizzatori di intrecciare cultura, informazione e cittadinanza attiva, ponendo le nuove generazioni al centro di un percorso di consapevolezza e partecipazione democratica.

Libertà d’informazione, una battaglia quotidiana

A seguire, si è svolto un confronto pubblico che ha visto protagonisti Angela Iantosca, Beppe Giulietti - coordinatore nazionale di Articolo 21 - e il sindaco di Gualdo Tadino nonché presidente della Provincia di Perugia, Massimiliano Presciutti. Un dialogo articolato e serrato, incentrato sui nodi più sensibili del dibattito contemporaneo: dal pluralismo dell’informazione alla tutela delle fonti, dalla condizione dei giornalisti minacciati al ruolo delle istituzioni nella salvaguardia delle garanzie costituzionali.

Particolarmente significativo il coinvolgimento della platea studentesca, che ha seguito l’incontro con attenzione e partecipazione, intervenendo con domande e riflessioni mature sui rischi connessi alla disinformazione, alla polarizzazione del sistema mediatico e al clima di crescente delegittimazione del lavoro giornalistico. Un confronto che ha restituito il senso più profondo dell’iniziativa: non solo celebrazione della libertà di stampa, ma esercizio concreto di cittadinanza e consapevolezza critica.

Presciutti ai giovani: “La Costituzione non si tocca, va difesa ogni giorno”

Nel suo intervento, il sindaco e presidente della Provincia Massimiliano Presciutti si è rivolto direttamente agli studenti, richiamandoli al ruolo cruciale che svolgono nella vita democratica e civile della comunità.

“Voi siete il presente, non solo il futuro”, ha affermato, esortando i giovani a riconoscere la propria responsabilità nella difesa del diritto di parola e dell’informazione libera. Rivolgendosi ancora alla platea, il primo cittadino ha ricordato come la libertà non sia un bene acquisito una volta per tutte: “Questa fortuna molti vostri coetanei nati in altre parti del mondo non l'hanno mai avuta, o se la sono vista togliere. E non dobbiamo dimenticare i tanti giornalisti che, svolgendo con coraggio il loro lavoro, hanno perso la vita nella ricerca della verità. Riflettere oggi sulla libertà di stampa non è un esercizio formale, ma un dovere civile”.

Presciutti ha quindi ribadito l’importanza della Costituzione come fondamento della convivenza democratica e come bussola per l’azione pubblica: “La Costituzione non si tocca, anzi va difesa ogni giorno, perché è la nostra bibbia laica. L’informazione deve essere libera, altrimenti diventa disinformazione. È importante che soprattutto voi ragazzi possiate crescere liberi, scegliere il vostro futuro in libertà e in pace”.

Parole accolte da un lungo e caloroso applauso della platea.

Il lascito di Tina Anselmi: il Parco dei Campetti a lei intitolato

Nel corso della giornata, uno dei momenti più densi di significato simbolico è stato la cerimonia di intitolazione del Parco dei Campetti, in località San Rocco, a Tina Anselmi: prima donna ministro della Repubblica, protagonista della Resistenza, promotrice della legge istitutiva del Servizio sanitario nazionale e figura cardine nella storia dei diritti civili e dell’emancipazione femminile in Italia.

Un atto che non si limita alla toponomastica, ma si configura come un vero e proprio gesto di memoria attiva, capace di legare idealmente la Festa di Articolo 21 alle radici antifasciste, democratiche e costituzionali su cui si fonda la Repubblica.

“Report e non solo”: l’inchiesta televisiva al cuore della seconda giornata con Mondani e Ranucci

La seconda giornata della Festa nazionale di Articolo 21 è in programma oggi, sabato 22 novembre, e culminerà alle ore 17.00 presso la Sala Progetto MEET, adiacente al Teatro Don Bosco, con l’incontro dal titolo “Report e non solo”.

Interverrà il giornalista Rai Paolo Mondani e, in collegamento online, Sigfrido Ranucci, conduttore di Report e tra le voci più autorevoli del giornalismo investigativo italiano contemporaneo.

L’appuntamento offrirà l’occasione per approfondire il dietro le quinte dell’inchiesta televisiva, il lavoro di fact-checking, il complesso rapporto tra informazione e poteri e le sfide che attendono il giornalismo in un contesto mediatico sempre più esposto a manipolazione, distorsione e disinformazione.

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Francesco Mastrodicasa
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