07 Nov, 2025 - 12:05

Al Ministero della Cultura presentato “Gubbio è… Natale 2025”: la luce che unisce tradizione, fede e comunità

Al Ministero della Cultura presentato “Gubbio è… Natale 2025”: la luce che unisce tradizione, fede e comunità

È stata presentata ieri 6 novembre nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura l’edizione 2025 di “Gubbio è… Natale”, il grande contenitore di eventi che, come ogni anno, trasformerà la città umbra in uno dei luoghi più suggestivi del Natale italiano. Il progetto, che intreccia arte, spiritualità, sostenibilità e innovazione, culminerà domenica 7 dicembre con la 45ª accensione dell’Albero di Natale più Grande del Mondo sulle pendici del Monte Ingino.

La conferenza ha visto la partecipazione della segretario particolare del Ministro della Cultura, Elena Proietti Trotti, del capo della segreteria tecnica Emanuele Merlino, del sindaco di Gubbio Vittorio Fiorucci, dell’assessore alla Cultura e al Turismo Paola Salciarini, del presidente del Comitato Albero di Natale più Grande del Mondo Simone Pierotti, del direttore artistico Fabio Vagnarelli e di don Mirko Orsini, vicario generale della Diocesi di Gubbio.

Le parole del Ministro Giuli: “La luce come coscienza che si rigenera”

Nel messaggio inviato alla conferenza, il Ministro della Cultura Alessandro Giuli ha voluto sottolineare il valore simbolico e civile dell’iniziativa:

“Con l’accensione dell’albero si rende manifesta una consapevolezza arcaica e vitale: la luce non si estingue, ma si rigenera, come si rigenera la vita delle comunità che sanno custodire la propria origine, tutelarla e farne la fonte del proprio rinnovamento. Abbiamo scelto di puntare sull’Italia delle comunità, custodi della nostra identità profonda, veri tesori di storia e creatività per l’avvenire.

Giuli ha poi ricordato l’impegno del Ministero per la valorizzazione dell’Umbria, “terra che ha saputo risorgere anche dopo le ferite del terremoto”, citando i progetti per la musealizzazione di Palazzo Ducale e il potenziamento del Parco Archeologico del Teatro Romano di Gubbio.

Proietti Trotti: “Partecipazione e appartenenza sono cultura viva”

A prendere la parola in rappresentanza del Ministro è stata Elena Proietti Trotti, che ha evidenziato la visione culturale e sociale alla base del progetto:

“Il Ministero della Cultura ha voluto essere vicino a Gubbio è Natale perché rappresenta la cultura nella sua forma più autentica: partecipazione, appartenenza e responsabilità condivisa. Non è solo una manifestazione, ma un progetto collettivo che produce valore reale, crea lavoro e cura il territorio.”

Un messaggio in piena sintonia con le linee strategiche del Ministro Giuli, orientate al sostegno dei borghi e delle aree periferiche, “luoghi in cui la tradizione diventa motore di sviluppo e di rinnovamento identitario”.

Il sindaco Fiorucci: “Ogni luce è un messaggio di pace”

Il sindaco di Gubbio, Vittorio Fiorucci, ha posto l’accento sul valore simbolico dell’Albero e sul suo legame profondo con la città:

L’Albero di Natale più Grande del Mondo non è solo un’attrazione turistica, ma un simbolo identitario che racconta la nostra comunità, il suo spirito solidale e la capacità di unire tradizione e innovazione. Ogni luce che si accende sul Monte Ingino è un messaggio di speranza e di pace che da Gubbio raggiunge il mondo intero.”

Fiorucci ha ricordato anche la collaborazione tra istituzioni, diocesi, associazioni e volontari, “un modello di sinergia e partecipazione collettiva che tiene viva la nostra identità tutto l’anno, non solo a Natale”.

Salciarini: “Sostenibilità e turismo esperienziale, i pilastri del futuro”

L’assessore Paola Salciarini ha presentato il programma delle iniziative che animeranno la città:

Gubbio è… Natale è un grande laboratorio di cultura e comunità. Oltre alle installazioni luminose e alle tradizioni popolari, proporremo una mostra di rilievo nazionale: Francesco e Frate Lupo. L’arte racconta la leggenda dell’incontro, dedicata all’800º anniversario della morte del Santo.”

Salciarini ha poi evidenziato come sostenibilità e turismo esperienziale rappresentino “i due pilastri dell’identità del Natale eugubino del futuro”.

Don Orsini: “Un segno di fede e fraternità”

A portare la voce della Diocesi è stato don Mirko Orsini, vicario generale, che ha ricordato la dimensione spirituale dell’evento:

“L’Albero di Gubbio non è solo un simbolo natalizio, ma un segno di fede e fraternità. Ogni anno, nel segno di Francesco e del suo incontro con il lupo, la comunità rinnova il messaggio di pace e di riconciliazione con il creato.”

Pierotti: “La perseveranza dei volontari è la nostra luce”

Il presidente del Comitato, Simone Pierotti, ha annunciato ufficialmente che la Nave Scuola Amerigo Vespucci sarà testimonial dell’edizione 2025, e ha sottolineato il parallelismo tra il motto del veliero – “Non chi comincia ma quel che persevera” – e lo spirito dei volontari:

“Da quarantacinque anni oltre settanta persone offrono il loro impegno gratuito per dare vita a un simbolo universale di fraternità e speranza. L’Albero continua a investire in sostenibilità, riducendo del 50% i consumi energetici grazie a luci a basso impatto e impianti fotovoltaici.”

Vagnarelli: “Musica e luce per un abbraccio collettivo”

Il direttore artistico Fabio Vagnarelli ha infine anticipato i contenuti dello spettacolo di accensione, che condurrà insieme a Davide Calabrese:

“Sarà un evento capace di toccare le corde più profonde delle persone. Musica, spettacolo ed emozione si uniranno in un abbraccio collettivo che illuminerà non solo la montagna, ma anche i cuori di chi sceglierà di esserci, in piazza o a distanza.

Come da tradizione, la cerimonia sarà trasmessa in diretta su TRG Media, Arancia Live e sui canali social del Comitato.

Un messaggio globale di luce e amore

Il Natale di Gubbio sarà anche quest’anno occasione di partecipazione globale grazie al progetto “Adotta una luce”, che consente di dedicare una delle luci dell’Albero a un ricordo o a un messaggio d’amore. L’accensione virtuale è fissata per il 26 novembre alle ore 12, preludio al grande evento del 7 dicembre.

Nel 2024 l’iniziativa ha raccolto oltre 15.000 adesioni da 65 Paesi, confermandosi un ponte simbolico tra Gubbio e il mondo intero: un dialogo di luce che unisce comunità, fede e cultura sotto un’unica, immensa costellazione.

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Mario Farneti
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