Un episodio di violenza che ha scosso profondamente la comunità eugubina quello avvenuto lunedì 24 novembre, intorno alle 13:30, all’Iguana Bar – collegato alla Tabaccheria Il Quadrifoglio – in via Madonna di Mezzopiano. Secondo quanto ricostruito, un cittadino eugubino avrebbe schiaffeggiato una giovane dipendente del locale al culmine di una lite scoppiata all’interno dell’esercizio pubblico.
Un fatto improvviso, accaduto in pieno giorno, davanti ad altri clienti e colleghi, che ha trasformato un normale turno di lavoro in un momento di grande paura e difficoltà per la ragazza coinvolta e per tutto il personale presente.
A seguito dell’allarme lanciato al 112, sul posto è intervenuto in pochi minuti il Radiomobile dei Carabinieri di Gubbio, che ha proceduto all’identificazione dell’uomo ritenuto responsabile dell’aggressione e di tutte le persone presenti nel locale al momento dei fatti.
I militari hanno avviato immediatamente gli accertamenti, raccogliendo le prime testimonianze e acquisendo una prima ricostruzione dell’episodio. L’attività investigativa è tuttora in corso, con l’obiettivo di chiarire nel dettaglio la dinamica dell’accaduto e le eventuali responsabilità penali.
Come confermato dalle forze dell’ordine, l’aggressore non si sarebbe allontanato dal luogo subito dopo i fatti, permettendo così agli operanti di procedere rapidamente all’identificazione.

La vittima dell’aggressione è una dipendente ventenne dell’Iguana Bar, che dopo lo schiaffo ricevuto si è recata al Pronto Soccorso dell’Ospedale comprensoriale di Branca per farsi visitare e refertare.
Dopo gli accertamenti sanitari, la giovane è stata dimessa con alcuni giorni di prognosi, a conferma delle lesioni riportate. Un passaggio fondamentale, anche sul piano giuridico, per la successiva formalizzazione della denuncia.
L’episodio ha avuto ripercussioni emotive rilevanti sulla ragazza, che si è trovata ad affrontare una situazione di violenza in un contesto lavorativo che dovrebbe essere, per definizione, sicuro.
Dopo le cure ricevute in ospedale, la giovane si è recata presso la Caserma dei Carabinieri di Gubbio per presentare formale denuncia per lesioni nei confronti dell’uomo che l’ha colpita.
A supporto della querela sono stati consegnati anche i filmati delle telecamere interne del bar, che avrebbero ripreso l’intera scena dell’aggressione. Le immagini, messe a disposizione dalla proprietà del locale, costituiscono ora un elemento centrale nelle indagini.
Secondo fonti investigative, i video consentirebbero di ricostruire con precisione la dinamica della lite e il momento esatto in cui è avvenuto lo schiaffo, fornendo un riscontro oggettivo alle testimonianze raccolte.
A seguito dell’accaduto, l’Iguana Bar ha sospeso l’attività per due giorni, una decisione maturata sia per ragioni organizzative sia per lo stato di forte turbamento del personale.
La riapertura è avvenuta non senza difficoltà. L’episodio ha lasciato un segno profondo tra le dipendenti, che si sono ritrovate improvvisamente a fare i conti con la violenza subita in quello che, fino a poche ore prima, era percepito come un ambiente di lavoro tranquillo.
La proprietà del locale si è detta profondamente scossa per quanto accaduto e ha deciso di affidare la tutela dei propri interessi e delle lavoratrici all’avvocato Eugenio Baldinelli, incaricato di seguire gli sviluppi della vicenda sotto il profilo legale.
L’aggressione all’Iguana Bar riporta al centro dell’attenzione un tema delicato e sempre attuale: la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori nei pubblici esercizi, soprattutto in contesti in cui il contatto con il pubblico è costante.
«Nessuno dovrebbe avere paura mentre svolge il proprio lavoro», è il sentimento che emerge con forza tra colleghi, clienti abituali e cittadini che, nelle ore successive, hanno espresso vicinanza alla giovane dipendente e allo staff del bar.
L’episodio evidenzia anche quanto sia fondamentale la presenza di sistemi di videosorveglianza, che in questo caso hanno fornito un contributo determinante alle indagini.

I Carabinieri continuano a lavorare per completare il quadro investigativo, valutando tutti gli elementi raccolti: testimonianze, referti medici e immagini video. L’uomo identificato rischia ora di rispondere penalmente del reato di lesioni personali, con possibili aggravanti legate al contesto dell’aggressione.
Gli sviluppi giudiziari dipenderanno anche dall’esito degli accertamenti e dalle valutazioni dell’autorità giudiziaria competente. Nel frattempo, resta alta l’attenzione su un caso che ha destato forte allarme sociale.
Quanto accaduto ha avuto grande risonanza a Gubbio, suscitando sdegno e preoccupazione, ma anche una vasta ondata di solidarietà verso la giovane aggredita e il personale del locale. Molti cittadini hanno manifestato la propria vicinanza recandosi all’Iguana Bar nei giorni successivi alla riapertura, come segno di sostegno concreto.
«È importante non abbassare la guardia e far sentire alle vittime che non sono sole», è uno dei messaggi più ricorrenti emersi in queste ore.
La vicenda dell’Iguana Bar resta ora al vaglio della magistratura, ma lascia un segno evidente nella coscienza collettiva, riportando con forza l’attenzione su rispetto, sicurezza e tutela delle persone nei luoghi di lavoro.
(Foto: Vivo Gubbio e Cronaca Eugubina)