26 Nov, 2025 - 18:00

Aggressione al bar Iguana: tre giovani dipendenti picchiate nella zona Shangai a Gubbio

Aggressione al bar Iguana: tre giovani dipendenti picchiate nella zona Shangai a Gubbio

Una serata di lavoro trasformata in incubo

Un episodio di violenza improvvisa e inaudita ha scosso la zona Shangai a Gubbio, dove nella serata di ieri si è consumata una brutale aggressione all’interno del bar Iguana, collegato alla tabaccheria Il Quadrifoglio. Tre giovani dipendenti del locale hanno denunciato di essere state aggredite da un uomo di circa 60 anni, frequentatore sporadico del bar, che è entrato nel locale e nel giro di pochi minuti ha dato in escandescenze.

Quella che doveva essere una normale serata di lavoro si è trasformata in un vero e proprio incubo. Le immagini delle telecamere di videosorveglianza, che avrebbero ripreso l’intera sequenza, documentano momenti di forte tensione e pericolo, con un’escalation che avrebbe potuto avere conseguenze ancora più gravi.

Dalla calma apparente alla violenza fisica

Secondo la ricostruzione dei fatti, l’uomo si sarebbe presentato al bar con un atteggiamento inizialmente tranquillo. Nulla lasciava presagire ciò che sarebbe accaduto di lì a poco. Dopo alcuni istanti, però, avrebbe iniziato a inveire senza apparente motivo, perdendo rapidamente il controllo.

Al bancone, in quel momento, si trovava una sola delle tre ragazze. L’uomo, in preda all’ira, l’ha schiaffeggiata due volte e colpita con un pugno, poi ha sollevato uno sgabello minacciandola. Un gesto che ha fatto temere il peggio. L’intervento coraggioso delle altre due colleghe ha impedito che l’aggressione degenerasse ulteriormente in quella fase.

«In pochi secondi si è trasformato in una furia incontrollabile», è il racconto che trapela da chi ha assistito indirettamente ai momenti più concitati.

L’accerchiamento sul balcone e il nuovo colpo alla nuca

La situazione, lungi dal placarsi, è precipitata ulteriormente. Le tre ragazze, nel tentativo di proteggersi a vicenda, si sono ritrovate assieme sul balcone del locale, costrette sulla difensiva. L’uomo avrebbe continuato a incalzarle, colpendo nuovamente una di loro alla nuca.

A quel punto le dipendenti, sotto choc ma determinate a salvarsi, hanno tentato ogni possibile strategia per mettersi in sicurezza, uscendo anche all’esterno per provare a chiudere l’uomo all’interno del bar. La tensione è salita alle stelle, tra urla, concitazione e momenti di puro terrore.

Le scene riprese dalle telecamere sono definite da chi le ha visionate “drammatiche”, con attimi in cui il rischio di conseguenze gravissime è stato molto concreto.

L’intervento dei Carabinieri e l’avvio delle indagini

I Carabinieri, allertati fin dai primi istanti dell’escalation, sono intervenuti tempestivamente sul posto. I militari hanno proceduto all’identificazione dei presenti e alla prima raccolta delle testimonianze, avviando formalmente le indagini sull’accaduto.

In queste ore vengono analizzate con attenzione le immagini della videosorveglianza, che rappresentano un elemento fondamentale per ricostruire con precisione la dinamica e accertare le responsabilità penali dell’aggressore.

Due ragazze al pronto soccorso, tutte sotto choc

Le conseguenze psicologiche e fisiche dell’aggressione sono state pesanti. Le tre giovani dipendenti sono rimaste profondamente scosse, mentre due di loro si sono dovute recare al pronto soccorso dell’ospedale di Branca per le cure del caso.

Le ragazze hanno manifestato l’intenzione di tutelarsi legalmente, presentando formale denuncia. Anche i titolari del bar-tabaccheria si sono rivolti a un legale di fiducia, pur non essendo stati registrati danni materiali significativi al locale.

Tuttavia, l’episodio ha avuto ripercussioni immediate anche sull’attività commerciale: la violenza subita dal personale ha infatti costretto alla chiusura temporanea del bar, non essendoci le condizioni psicologiche e organizzative per garantire il servizio negli orari di apertura.

Sicurezza nei locali pubblici, una questione sempre più urgente

L’aggressione al bar Iguana riaccende con forza il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare per chi opera a stretto contatto con il pubblico. Bar, tabaccherie e locali aperti al pubblico diventano sempre più spesso teatro di episodi di violenza improvvisa, spesso imprevedibili.

«Non è accettabile che chi lavora debba rischiare la propria incolumità», è il sentimento che emerge con forza in queste ore tra colleghi e cittadini.

L’episodio ha suscitato sconcerto e solidarietà attorno alle tre ragazze, con numerosi messaggi di vicinanza che stanno arrivando in queste ore. La comunità chiede ora risposte rapide e soprattutto misure più efficaci di prevenzione, affinché simili fatti non si ripetano.

Una vicenda che segna profondamente il quartiere

Quanto accaduto nella zona Shangai rappresenta un colpo duro per un quartiere che vive di relazioni quotidiane, piccoli esercizi commerciali e socialità. La violenza improvvisa di un singolo ha infranto, in pochi minuti, la normalità e la serenità di un’intera area.

Ora la parola passa alla magistratura e agli inquirenti, chiamati a fare piena luce sull’accaduto. Nel frattempo resta lo sgomento di una vicenda che evidenzia, ancora una volta, quanto fragile possa essere la sicurezza anche nei contesti più familiari.

La speranza è che le giovani dipendenti possano ritrovare presto serenità e che l’episodio serva da monito per rafforzare tutele e controlli a difesa di chi lavora ogni giorno a contatto con il pubblico.

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Mario Farneti
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