L'Aeroporto Internazionale dell’Umbria “San Francesco d’Assisi” chiude un anno da record. Con una stima superiore ai 620.000 passeggeri e un incremento medio del +18%, lo scalo supera ampiamente il primato del 2024 (534.210 passeggeri) e oltrepassa per la prima volta nella sua storia la soglia dei 600.000 transiti annui. A certificare il risultato è il dato di novembre, che con 26.934 passeggeri ha consentito di superare la quota simbolica proprio il 1° dicembre, in coincidenza con la partenza del volo Ryanair FR2706 diretto a Catania.
Il 2025 segna un autentico salto di qualità per l’Aeroporto Internazionale dell’Umbria, ormai pienamente integrato nel network nazionale e sempre più competitivo sia sul fronte incoming sia su quello outgoing. L’incremento del 18% - definito nella comunicazione ufficiale come "Crescita annua attestata al 18%" - consolida una tendenza positiva che si è rafforzata negli ultimi cinque anni, sostenuta dall’aumento delle frequenze, dall’apertura di nuovi collegamenti internazionali e dal potenziamento delle rotte domestiche.
La crescita registrata negli ultimi mesi ha messo in luce un nodo strutturale ormai impossibile da ignorare. L’attuale terminal del “San Francesco d’Assisi” è infatti dimensionato per accogliere al massimo 500.000 passeggeri l’anno: una soglia già superata nel 2024 e oggi largamente oltrepassata, con effetti evidenti sulla saturazione degli spazi e sulla crescente pressione esercitata sui servizi operativi.
In una comunicazione ufficiale, la direzione dello scalo ha definito gli interventi programmati "non più rinviabili", evidenziando come l’adeguamento infrastrutturale rappresenti un passaggio imprescindibile per:
ampliare la capacità del terminal e prevenire congestioni nei momenti di picco;
ottimizzare i flussi interni e ridurre i tempi di attesa ai controlli;
migliorare la qualità percepita dai passeggeri, soprattutto su comfort e accessibilità;
sostenere e accompagnare un trend di crescita che, secondo le proiezioni, continuerà anche nei prossimi anni.
La prima fase operativa riguarderà l’ampliamento delle aree di imbarco, una riorganizzazione dei percorsi passeggeri, il potenziamento dei varchi di sicurezza e l’aggiornamento delle dotazioni tecniche e logistiche. Si tratta del primo step di un piano più ampio che punta a mettere il terminal nelle condizioni di gestire un traffico superiore, più diversificato e in linea con gli standard degli aeroporti regionali a più alta crescita.
Il boom registrato nel 2025 non si limita a un dato statistico: sancisce il ruolo sempre più centrale dello scalo nel sistema economico e turistico regionale. L’aumento del traffico aereo rafforza infatti le connessioni dell’Umbria con il resto del Paese e con le principali destinazioni europee, sostenendo il comparto ricettivo, ampliando le opportunità per le imprese e contribuendo al posizionamento competitivo della regione come meta culturale, naturalistica e di qualità. Le istituzioni regionali monitorano con particolare attenzione l’avanzamento del piano infrastrutturale, ritenuto cruciale per garantire che la crescita numerica possa tradursi in servizi adeguati e sostenibili.
Oltre ai risultati operativi, l’aeroporto introduce un’iniziativa dal forte valore simbolico: una versione commemorativa del proprio marchio istituzionale dedicata agli 800 anni dalla morte di San Francesco d’Assisi, figura a cui lo scalo è intitolato. Il nuovo logo sarà utilizzato sui principali canali ufficiali, nella comunicazione corporate e nelle attività promozionali previste per l’anniversario. L'iniziativa, si legge nella comunicazione ufficiale, intende alleare l’identità territoriale con l’immagine internazionale dell’aeroporto, rafforzando il legame con il patrimonio culturale della regione.
Il cronoprogramma degli interventi sarà definito in coordinamento con enti locali, gestore aeroportuale e compagnie aeree, con l’obiettivo di garantire continuità operativa e ridurre al minimo i disagi per passeggeri e operatori. Le prime azioni riguarderanno le aree più critiche per la gestione dei flussi, con un pacchetto di interventi strutturali e tecnologici:
ampliamento delle aree passeggeri e dei gate;
potenziamento dei sistemi di sicurezza e controllo;
miglioramento delle aree commerciali e di servizio;
aggiornamento delle dotazioni tecniche per il traffico in crescita.
Una seconda fase, attualmente allo studio, potrebbe coinvolgere il piazzale aeromobili, le aree esterne e le infrastrutture tecniche di supporto, con l’obiettivo di incrementare la capacità complessiva dello scalo e renderlo più competitivo nel medio-lungo periodo.