18 Dec, 2025 - 13:10

Acqua sicura per il Trasimeno: al via a fine gennaio il cantiere del filtro e l’attivazione del collegamento da Montedoglio

Acqua sicura per il Trasimeno: al via a fine gennaio il cantiere del filtro e l’attivazione del collegamento da Montedoglio

Si aprirà tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio il rubinetto per portare al lago Trasimeno l’acqua proveniente dall’invaso di Montedoglio, uno degli interventi più attesi nell’ambito delle politiche di riequilibrio idrico e di tutela ambientale del principale bacino lacustre dell’Italia centrale. A darne notizia è stata l’assessore regionale Simona Meloni, nel corso di un punto stampa a Tuoro sul Trasimeno, dove è già giunto il grande filtro meccanico destinato all’installazione nell’area del potabilizzatore comunale, infrastruttura cruciale per la fase conclusiva del progetto e per garantire un approvvigionamento sicuro, controllato e conforme ai più elevati standard di qualità.

Il cantiere e il nuovo impianto di filtrazione

Il cantiere sarà avviato nelle prossime settimane e permetterà l’installazione del sistema di filtrazione definitivo, elemento fondamentale per il trattamento delle acque prima della loro immissione nel lago Trasimeno. L’intervento comprende inoltre la realizzazione di una vasca di decantazione, progettata per separare le particelle solide e garantire la stabilizzazione dei parametri qualitativi dell’acqua.

Il filtro meccanico rappresenta un significativo avanzamento tecnologico rispetto al sistema pilota già sperimentato nei mesi scorsi, consentendo una gestione più efficiente e continua del flusso idrico. Una volta completate le operazioni di installazione e collaudo, l’impianto permetterà l’adduzione controllata dell’acqua proveniente da Montedoglio al Trasimeno, secondo i volumi e le modalità definite dal progetto regionale.

Un intervento strategico per il lago Trasimeno

L'arrivo delle  acque da Montedoglio si inserisce in un più ampio quadro di interventi strutturali, pensati per contrastare gli effetti della siccità e preservare l’equilibrio ecologico del lago Trasimeno, da anni interessato da un progressivo abbassamento dei livelli idrici.

Il progetto nasce dalla collaborazione istituzionale tra Regione Umbria e Regione Toscana e si basa su un accordo di programma che regola l’utilizzo delle risorse dell’invaso toscano a sostegno del bacino umbro. Si tratta di un’intesa costruita attraverso lunghe fasi di progettazione, attente valutazioni tecniche e un continuo confronto tra enti pubblici, tecnici specialisti e comunità locali.

Il ruolo della Regione e il lavoro dei tecnici

Nel corso dell’incontro, l’assessore Simona Meloni ha sottolineato il metodo adottato per portare a compimento un’opera complessa e delicata, sia dal punto di vista ambientale sia gestionale. “Abbiamo lavorato con grande serietà e con un nuovo approccio, in rete”, ha dichiarato Meloni, evidenziando il contributo di tutti i soggetti coinvolti nel progetto. 

Al punto stampa erano presenti numerosi tecnici, impegnati a seguire tutte le fasi dell’intervento, dalla progettazione alla realizzazione delle opere, fino al monitoraggio degli effetti sul lago. Un lavoro corale e coordinato, finalizzato a garantire sicurezza, trasparenza e sostenibilità dell’intera operazione.

Monitoraggi, controlli e sostenibilità ambientale

Uno degli aspetti centrali del progetto riguarda il controllo costante della qualità delle acque immesse nel Trasimeno. Il sistema di filtrazione e decantazione è stato progettato proprio per assicurare che l’apporto idrico non alteri gli equilibri chimico-fisici e biologici del lago.

Le fasi preliminari di sperimentazione hanno consentito di raccogliere dati utili per tarare l’impianto definitivo e definire le modalità operative più adeguate. Il monitoraggio proseguirà anche dopo l’avvio dell’adduzione, con verifiche periodiche affidate a strutture tecniche specializzate.

Una risposta strutturale alla crisi idrica

L’immissione dell’acqua di Montedoglio non rappresenta una soluzione isolata, ma un tassello fondamentale di una strategia complessiva di gestione delle risorse idriche del territorio. Oltre a questo intervento, la Regione sta portando avanti altre azioni mirate, tra cui il potenziamento delle infrastrutture esistenti, il miglioramento dei sistemi di regolazione dei flussi e il coordinamento con le politiche di tutela ambientale.

Per il Trasimeno, lago a vocazione ambientale, turistica ed economica, l’arrivo di nuova acqua costituisce un passaggio cruciale per la salvaguardia dell’ecosistema e per il sostegno alle attività che ruotano attorno al bacino.

Un’opera attesa per ambiente e comunità

Con l’avvio del cantiere a Tuoro e l’installazione del filtro meccanico, il progetto entra ora nella sua fase conclusiva. Le prossime settimane saranno decisive per rispettare il cronoprogramma e consentire l’apertura del rubinetto tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio, come annunciato.

L’obiettivo dichiarato è quello di garantire un apporto idrico controllato, sicuro e continuativo, capace di contribuire in modo concreto al riequilibrio del livello del lago e di rafforzare la resilienza del territorio di fronte ai cambiamenti climatici.

Un passaggio atteso da anni che segna un momento significativo per il futuro del Trasimeno e per le politiche ambientali regionali, nel segno della cooperazione istituzionale e della responsabilità verso un patrimonio naturale di valore nazionale.

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Francesco Mastrodicasa
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