24 Jul, 2025 - 09:07

Sanità, mobilità e risorse idriche: cosa prevede l’accordo strategico tra Umbria e Toscana

Sanità, mobilità e risorse idriche: cosa prevede l’accordo strategico tra Umbria e Toscana

Non solo vicinanza geografica: tra Umbria e Toscana prende forma una vera e propria alleanza politica e amministrativa, destinata a cambiare il volto dei territori di confine. Con l'approvazione del nuovo Protocollo d'Intesa interregionale, le due Regioni inaugurano una stagione di cooperazione che si propone di migliorare i servizi ai cittadini e affrontare in modo coordinato le emergenze del presente e del futuro. Un documento operativo e concreto, che mette al centro le risorse naturali, la sanità, le infrastrutture e la tutela del patrimonio ambientale.

Montedoglio e Trasimeno: l'acqua come risorsa condivisa

L'acqua, bene sempre più prezioso e strategico, è uno dei cardini dell'accordo. Il bacino di Montedoglio, uno degli invasi più rilevanti dell'Italia centrale, sarà gestito con una governance interregionale. Tra le misure più significative, l'attivazione di un flusso sperimentale di 10 milioni di metri cubi d'acqua verso il lago Trasimeno: un intervento mirato a contrastare la siccità, sostenere l'ecosistema lacustre e favorire l'economia legata al turismo e alla pesca. L'intesa prevede anche l'armonizzazione delle tariffe e un impegno congiunto per la tutela della biodiversità.

Sistema sanitario integrato: una rete a servizio dei cittadini

Tra i punti chiave del Protocollo c'è l'obiettivo di costruire una rete sanitaria interregionale che permetta una distribuzione più equilibrata dei servizi e delle prestazioni. Ospedali, elisoccorso e protocolli clinici saranno oggetto di un coordinamento costante, con l'obiettivo di garantire efficienza e tempestività anche nelle zone più decentrate.

Particolare attenzione viene data alla prevenzione, con l'estensione dello screening neonatale anche a patologie rare come la Sma. Una strategia che punta a ridurre le disuguaglianze sanitarie e offrire risposte concrete ai bisogni della popolazione.

Collegamenti da completare, infrastrutture da valorizzare

Il documento affronta anche una delle criticità più sentite dai territori: la mobilità. Il completamento della SS71 Umbro-Casentinese-Romagnola, i collegamenti tra Cortona e Perugia, e il corridoio ferroviario Chiusi–Perugia tornano priorità nell'agenda infrastrutturale.

Centrale anche il confronto sulla futura stazione AV "Medio Etruria", che dovrà conciliare esigenze di accessibilità, sostenibilità ambientale e sviluppo dei flussi turistici. Il Protocollo sancisce la volontà di mantenere e valorizzare le stazioni esistenti, potenziando il trasporto pubblico su ferro e riducendo l'isolamento di molte aree interne.

Boschi più sicuri, emergenze condivise

L'estate porta con sé un rischio crescente di incendi boschivi, soprattutto nelle aree collinari e montane. L'accordo prevede l'integrazione delle squadre antincendio delle due Regioni, l'uso congiunto dei mezzi aerei e terrestri, e la formazione coordinata del personale. La prevenzione diventa una parola chiave, grazie alla gestione attiva del territorio e alla sensibilizzazione delle comunità locali. Non si tratta solo di spegnere fiamme, ma di costruire una cultura condivisa della sicurezza ambientale.

Accordo Umbria-Toscana: intesa su acqua, sanità, infrastrutture e incendi

"È un momento straordinario di collaborazione istituzionale che parte dall’acqua e si estende alla sanità, alla sicurezza ambientale, alla mobilità sostenibile. Programmare e progettare il futuro con la concretezza che serve ai territori, significa prendersi cura davvero delle persone, dei loro bisogni e delle loro opportunità", afferma l'assessore Simona Meloni.

Secondo Meloni, l'accordo intercetta una realtà già evidente: nelle aree di confine, come la Valdichiana o l'Alta Valle del Tevere, le persone si spostano, lavorano e vivono ogni giorno tra due Regioni. "L'integrazione non è solo auspicabile, è necessaria. Questo patto rappresenta una risposta unitaria, concreta e utile".

Oltre ai vantaggi immediati, il Protocollo dà forma a una piattaforma utile per attrarre fondi europei e nazionali, rafforzando la capacità progettuale congiunta in ambiti strategici come la rigenerazione delle aree interne e la transizione ecologica. In un Paese spesso segnato da lentezze burocratiche e frammentazione amministrativa, l'intesa tra Umbria e Toscana può diventare un esempio virtuoso di cooperazione tra territori, capace di unire visione e azione in favore delle comunità locali.

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Giorgia Sdei
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