09 Oct, 2025 - 14:55

Accordo Israele-Hamas: le reazioni in Umbria. Prosegue l'impegno del Patto per la Palestina

Accordo Israele-Hamas: le reazioni in Umbria. Prosegue l'impegno del Patto per la Palestina

Israele e Hamas nelle prossime ore firmeranno l'accordo sulla prima fase per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi, che dovrebbe avvenire nel fine settimana. Una proposta storica accettata da entrambe le parti e arrivata dal presidente statunitense Donald Trump. Nella striscia di Gaza i palestinesi, dopo due anni di conflitto, sono scesi in strada per celebrare l'intesa. Si apre ora una nuova, delicatissima fase per gli equilibri in Medio Oriente dove anche l'Italia, ha dichiarato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, è pronta a fare la propria parte.

Squarta: "Accordo è successo della politica"

"Oggi si apre finalmente uno spiraglio di pace - ha commentato l'europarlamentare umbro di Fratelli d'Italia, Marco Squarta -. È il successo della politica con la P maiuscola, quella che lavora ogni giorno con discrezione e senso di responsabilità, anche attirandosi addosso critiche e toni scomposti, ma che ferma le guerre e salva vite umane".

"Una svolta storica - l'ha definita - e un passo decisivo verso la fine di un conflitto che ha causato dolore e distruzione e migliaia di vittime innocenti. Un risultato che ridà speranza al Medio Oriente e al mondo intero, ma che soprattutto dimostra come la pace non nasca dagli slogan o dalla propaganda, bensì dal lavoro silenzioso, dalla responsabilità e dal coraggio dei veri leader".

Da Squarta arriva anche un affondo. "In questi mesi - ha aggiunto l'eurodeputato - qualcuno ha preferito usare il dramma del popolo palestinese per fare opposizione, alimentando polemiche e odio contro il Governo. La verità è che la pace non si conquista con gli striscioni o con gli scioperi politicizzati, ma con la diplomazia e la fermezza". 

La Premier, sostiene Squarta, ha mantenuto "la linea dell'Italia improntata a serietà e cooperazione internazionale". "Mentre gli altri cercavano visibilità con iniziative simboliche e manifestazioni di facciata - ha concluso - il Governo italiano ha operato concretamente, portando aiuti umanitari e promuovendo missioni ufficiali come Food for Gaza, a sostegno della popolazione di Gaza".

Lotti: "Non è ancora un accordo di pace"

Flavio Lotti, presidente della Fondazione PerugiAssisi e punto di riferimento storico della Marcia della Pace, ha usato cautela. All'Ansa regionale ha detto che "tra Israele e Hamas non è ancora un accordo di pace ma un accordo per liberare gli ostaggi israeliani. Un'intesa che può portare ad un cessate il fuoco ma non è ancora la fine del genocidio a Gaza e nei territori palestinesi" ha sottolineato.

"Se non finisce l'assedio e l'occupazione militare di Israele - ha spiegato - non ci sarà pace. Questa si fonda infatti sulla giustizia e sul riconoscimento dei diritti fondamentali delle persone e dei popoli".

"Ogni cessate il fuoco è positivo, un passo nella giusta direzione" ha aggiunto. L'auspicio è che si arrivi presto a un accordo anche per l'Ucraina. "Preoccupa invece - ha sottolineato Lotti - che a promuovere l'accordo ci sia solo Trump e non l'Unione europea". Il pensiero di Lotti è andato anche alla Marcia della Pace, in programma per domenica 12 ottobre, che "deve continuare con ancora maggiore energia". Tra le presenze annunciate, quella del sindaco di Betlemme, Maher Nicola Canawati.

Prosegue la mobilitazione dal 'Patto dell'Umbria per la Palestina'

Nel frattempo proseguono le attività promosse nell'ambito del 'Patto dell'Umbria per la Palestina' siglato lo scorso 29 settembre. Nella giornata di ieri a Foligno si è tenuto un incontro molto partecipato, a cui hanno preso parte personalità della politica e dell'attivismo. L'impegno del Patto ribadito anche in questa occasione, è quello di trasformare la solidarietà verso il popolo palestinese in azioni concrete di cooperazione, scambio e sostegno.

In particolare, l'intenzione è di rafforzare il legame dell'Umbria con la Palestina, riaffermando il ruolo dell'Umbria come terra di pace e cooperazione, un ruolo che il cuore verde d'Italia ha sostenuto anche nell'ambito del recente progetto Land, promosso dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics), ospitando i sindaci di alcune città palestinesi.

Molte le nuove adesioni al Patto provenienti da diverse associazioni e amministrazioni comunali umbre. La sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, nel suo intervento a chiusura dell'iniziativa, ha sottolineato come "la pace e la giustizia non possono essere parole neutre, ma principi attivi che devono orientare l’azione pubblica e istituzionale. Essere al fianco del popolo palestinese significa riaffermare la dignità di ogni persona e il diritto dei popoli a vivere liberi e riconosciuti".

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Sara Costanzi
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