03 Nov, 2025 - 13:00

Il divieto di sorpasso per i TIR sull'A1 spinge i mezzi pesanti sulla E45 che rischia il collasso, allarme CNA Trasporti

Il divieto di sorpasso per i TIR sull'A1 spinge i mezzi pesanti sulla E45 che rischia il collasso, allarme CNA Trasporti

Il clima è teso fin dalle prime ore di oggi, quando è diventato operativo il divieto di sorpasso per i mezzi pesanti sulla A1 nel tratto tra Incisa e Chiusi. Un provvedimento annunciato e ora ufficialmente in vigore, che secondo CNA Trasporti rischia di generare un effetto domino immediato sulla E45, già fragile e prossima al limite.

Il presidente regionale di CNA Trasporti, Marcello Volpi, parla senza esitazioni: serve un ripensamento urgente prima che il traffico pesante, in cerca di alternative, trasformi la superstrada in un corridoio congestionato e pericoloso.

“Le conseguenze del divieto di sorpasso imposto ai mezzi pesanti sulla A1 rischiano di scaricarsi tutto sulla E45, con un aumento esponenziale del traffico”, afferma Volpi. Un avvertimento che oggi assume un peso ancora maggiore, perché lo scenario temuto non è più ipotetico ma già in movimento.

Impatto immediato sulla circolazione: più code, più stress e un’arteria già fragile a rischio collasso

La posizione della Cna Trasporti Umbria è chiara: l’obiettivo della sicurezza non può essere messo in discussione. Ma l’applicazione scelta rischia di produrre effetti contrari. Con il divieto operativo da oggi, i primi rallentamenti lungo la A1 sono già visibili, accompagnati da incolonnamenti di mezzi pesanti che procedono senza possibilità di sorpasso.

“Un divieto di sorpasso protratto per chilometri favorisce incolonnamenti e rischi di incidenti da stress”, ribadisce Volpi. È una criticità tecnica, ma anche psicologica: lunghi tratti da percorrere senza margini di manovra possono generare comportamenti imprevedibili da parte degli autisti.

Il punto centrale, tuttavia, è l’inevitabile deviazione del traffico. “È plausibile che un numero significativo di camion sceglierà percorsi alternativi”, spiega. La E45, nel tratto Orte–Cesena, è la principale arteria alternativa alla A1. E da oggi, secondo gli operatori, assisterà a un incremento immediato dei mezzi pesanti, con tutti i rischi del caso: peggioramento della fluidità, aumento degli incidenti, riduzione della sicurezza complessiva.

In pratica, una misura pensata per decongestionare un’autostrada più strutturata finisce per riversare il problema su una superstrada notoriamente più vulnerabile.

Infrastrutture insufficienti, costi in aumento e la proposta “provocatoria” di CNA Trasporti

Volpi allarga la prospettiva, ricordando che la criticità di oggi è soltanto un sintomo di un problema più profondo: la carenza cronica di infrastrutture adeguate.
“Scelte di questo tipo si traducono in aggravi sulla gestione e sui costi delle aziende di trasporto e logistica”, osserva, indicando una ricaduta che si estende a tutta l’economia nazionale.

Alcune regioni rischiano di essere tagliate fuori dai grandi flussi commerciali perché i costi logistici, già elevati, aumentano ulteriormente quando la rete non è in grado di assorbire i volumi.

Da qui la proposta non convenzionale: “Perché non eliminare completamente i divieti di circolazione del sabato e della domenica per i mezzi sopra le 7,5 tonnellate, come avvenuto durante il Covid?”.
Il ragionamento è semplice - distribuire il traffico su sette giorni, invece che su cinque, ridurrebbe i picchi, allevierebbe la pressione sulle infrastrutture e migliorerebbe la gestione dei carichi.

Secondo CNA Trasporti, questa soluzione alleggerirebbe la rete stradale e offrirebbe maggiore equilibrio alla logistica nazionale.

CNA Fita: rivedere subito la norma e fermare nuove estensioni del divieto

La posizione è condivisa anche da Cna Fita a livello nazionale, che chiede al Governo di valutare subito modifiche al provvedimento, scongiurando il rischio che misure simili vengano replicate su altre tratte autostradali.

Con il divieto entrato in vigore oggi e i flussi di traffico già in trasformazione, il settore dei trasporti attende risposte rapide. Prima che la E45 -come temuto - si ritrovi al centro di un carico che non è progettata per sostenere.

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Federico Zacaglioni
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