Gubbio si appresta a vivere con grande partecipazione e fervore le celebrazioni per l’833° anniversario della canonizzazione di Sant’Ubaldo, il patrono della città. La ricorrenza rappresenta non solo un momento di fede e spiritualità, ma anche un’occasione per rafforzare il legame della comunità eugubina con il proprio santo protettore. L’evento, che si sviluppa attraverso una serie di appuntamenti liturgici, musicali e culturali, culminerà nella Messa della Canonizzazione prevista per il 4 marzo, con un’attenzione particolare al valore della riconciliazione in vista del Giubileo del 2025.
Sant’Ubaldo Baldassini, vescovo di Gubbio, venne canonizzato il 5 marzo 1192 da Papa Celestino III, a soli 32 anni dalla sua morte avvenuta il 16 maggio 1160. La rapidità del riconoscimento della sua santità è un segno dell’impatto profondo che ebbe sulla città e sui fedeli.
Nella bolla di canonizzazione di Sant'Ubaldo si invita la popolazione di Gubbio a celebrare la festa del santo "hilariter", cioè con gioia. Questo termine, "hilariter", è stato utilizzato specificamente in questo contesto, sottolineando l'importanza di festeggiare con allegria e partecipazione.
Conosciuto per il suo spirito pacificatore, la sua devozione e il suo impegno nel proteggere Gubbio da guerre e devastazioni, Sant’Ubaldo rimane una figura centrale della storia e della tradizione religiosa eugubina. La sua Basilica sul Monte Ingino, che custodisce le sue spoglie incorrotte, è meta di pellegrinaggi e centro nevralgico di numerose celebrazioni.
Quest’anno le celebrazioni del 833° anniversario della canonizzazione di Sant’Ubaldo vedono un calendario ricco di eventi, con un mix di spiritualità, cultura e tradizione popolare.
Le celebrazioni inizieranno con un momento di grande rilevanza artistica e musicale. Sabato 1 marzo alle ore 18, presso la Basilica di Sant’Ubaldo, si terrà un concerto organizzato nell’ambito del progetto “Omaggio all’Umbria”. Il repertorio musicale vedrà protagonisti il soprano Laura Musella, il baritono Antonio Barbi e l’organista Stefano Ragni, insieme alla voce del giovane cantore Mattia Tognoloni.
Un momento significativo della serata sarà la consegna del Premio “Civis, Pater ac Pontifex Ubalde”, assegnato quest’anno a Don Giuseppe Ganassin e Don Pietro Benozzi, rispettivamente rettore e vice rettore della Basilica. Il riconoscimento viene conferito a coloro che incarnano i valori ubaldiani, con particolare riferimento al ministero della Riconciliazione, un tema che assume un’importanza speciale in vista del Giubileo del 2025.
Domenica 2 marzo sarà una giornata all’insegna della devozione popolare. La Famiglia dei Santubaldari ha annunciato una processione spontanea che partirà alle ore 9 dall’area antistante la Chiesa Cattedrale, un’iniziativa che sottolinea il forte legame della comunità con il Santo Patrono.
A seguire, alle 11:00, sarà celebrata una Messa solenne in Basilica. Uno dei momenti più attesi della giornata sarà poi l’investitura del Capodieci di brocca 2025, una figura fondamentale per la celebrazione della Festa dei Ceri, che ogni anno si svolge il 15 maggio, vigilia della festa liturgica di Sant’Ubaldo.
Un aspetto fondamentale della devozione ubaldiana è il valore del pellegrinaggio e della riflessione spirituale attraverso i cammini sacri. Per questo motivo, lunedì 3 marzo, presso il refettorio della Basilica, si terrà l’incontro dal titolo “Cammini di Speranza. Il Sentiero di Sant’Ubaldo”, un evento a cura del Centro Studi Ubaldiani.
L’iniziativa sarà l’occasione per approfondire il valore del Sentiero di Sant’Ubaldo, un percorso che coniuga spiritualità, natura e cultura, offrendo ai pellegrini la possibilità di immergersi nella storia e nella fede legate al Santo Patrono di Gubbio. Il tema si inserisce in un contesto più ampio di promozione dei cammini religiosi, che negli ultimi anni hanno visto una crescente partecipazione di fedeli e turisti alla ricerca di esperienze di introspezione e contatto con la spiritualità.
Il momento più solenne delle celebrazioni sarà martedì 4 marzo, quando la città si riunirà per commemorare il 5 marzo 1192, giorno in cui Sant’Ubaldo fu proclamato santo da Papa Celestino III.
La Curia eugubina ha confermato la tradizionale processione che partirà alle 17:45 dalla Basilica, a cui seguirà alle 19:00 la Messa solenne della Canonizzazione. La liturgia rappresenterà il culmine delle celebrazioni, con un forte richiamo ai valori di pace e riconciliazione promossi dal Santo.
Sant’Ubaldo non è solo una figura religiosa, ma un simbolo identitario per tutta la comunità eugubina. La Festa dei Ceri, che si celebra ogni anno il 15 maggio, è una delle manifestazioni più antiche e suggestive della devozione popolare, testimoniando il profondo legame tra i cittadini di Gubbio e il loro patrono.
La sua Basilica, situata in posizione panoramica sul Monte Ingino, rappresenta un punto di riferimento per la spiritualità eugubina, attirando ogni anno migliaia di pellegrini e visitatori. La conservazione del corpo incorrotto di Sant’Ubaldo, visibile all’interno della chiesa, è un segno della sua santità che continua ad affascinare fedeli e studiosi.
Le celebrazioni del 833° anniversario della canonizzazione non sono solo un’occasione per ricordare il passato, ma anche per guardare al futuro. In un’epoca segnata da cambiamenti sociali e sfide globali, la figura di Sant’Ubaldo continua a essere un punto di riferimento per chi cerca una guida morale e spirituale.
Con il Giubileo del 2025 alle porte, Gubbio si prepara ad accogliere pellegrini e devoti da tutta Italia e dall’estero, rafforzando la sua vocazione di città della fede e della tradizione. Il Cammino di Sant’Ubaldo, così come le iniziative di carattere religioso e culturale, rappresentano strumenti fondamentali per mantenere vivo il messaggio del Santo e rendere sempre più accessibile la sua eredità spirituale.
Le celebrazioni di questi giorni confermano che la devozione a Sant’Ubaldo non è solo un retaggio storico, ma una realtà viva, dinamica e in continua crescita, capace di unire generazioni e rinnovarsi nel tempo.