25 Nov, 2025 - 11:15

Palazzo Donini illuminato di rosso per ribadire l'impegno istituzionale nella lotta alla violenza contro le donne

Palazzo Donini illuminato di rosso per ribadire l'impegno istituzionale nella lotta alla violenza contro le donne

Ieri sera Palazzo Donini, sede della Giunta regionale dell'Umbria, si è illuminato di rosso. Un gesto simbolico in occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazione delle violenza contro le donne che ricorre oggi, 25 novembre. Si tratta di un segno visibile dell'impegno istituzionale nella lotta alla violenza di genere che accompagnerà, con l'illuminazione anche stasera, le numerose iniziative che si svolgeranno sull'intero territorio.

Proietti: "Illuminare Palazzo Donini significa accendere l’attenzione"

"La luce rossa che da stasera avvolgerà Palazzo Donini è un richiamo forte e necessario" ha sottolineato la presidente della Regione, Stefania Proietti che ha voluto ribadire anche come la violenza di genere sia un'emergenza collettiva che riguarda l'intera comunità. "Vogliamo lanciare un messaggio chiaro - ha aggiunto -: non ci giriamo dall’altra parte. Nessuna donna deve affrontare la violenza da sola, e il 25 novembre deve ricordarci che il nostro impegno è quotidiano, concreto e condiviso".

La governatrice si è soffermata proprio sull'impegno costante che questo tema deve sollevare durante tutto l'anno, non soltanto nella data simbolo del 25 novembre. "La cultura del rispetto - ha dichiarato - va costruita ogni giorno, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nelle famiglie, nella vita pubblica". Illuminare Palazzo Donini, ha spiegato, "significa accendere l’attenzione, la responsabilità e il coraggio collettivo. L’Umbria si stringe intorno alle donne e ribadisce con forza che la violenza si combatte insieme".

Bistocchi: "25 novembre occasione per assumersi responsabilità individuale e collettiva"

Sarah Bistocchi, presidente dell'Assemblea Legislativa dell'Umbria in occasione del 25 novembre ha diffuso un messaggio in cui affronta alcuni nodi cruciali della prevenzione. "La parità di genere si costruisce con l’educazione nelle scuole e nei vari contesti educativi, e con una coscienza critica che non può non partire dalle Istituzioni" ha affemato. La data di oggi, scrive nella sua nota, "è l’occasione non solo e non tanto per contare il numero di femminicidi, ma per assumersi una responsabilità, individuale e collettiva, che rimetta al centro dell’attenzione un tema che è una vera emergenza della modernità, una ferita aperta e profonda del nostro Paese".

Ieri la Procura di Perugia ha diffuso il report con i dati relativi alla violenza di genere in Umbria: ne emerge un consistente aumento dei reati contro le donne. Sui numeri dell'emergenza si è soffermata anche Bistocchi. "77 i femminicidi nel 2025 in un crescendo di cruenza, mancata consapevolezza e un atteggiamento giustificativo che diventa quasi permissivo". Una situazione, spiega, che in Italia mostra a corollario altri aspetti gravi come il gender gap lavorativo tra uomini e donne, dove il Bel Paese è il fanalino di coda dell'Europa. "Inaccettabile - aggiunge - che in alcune aree d’Italia, solo una donna su tre in età da lavoro abbia un’occupazione, e che la media italiana sia di una donna su due. Il tema dell’autonomia e dell’indipendenza economica si intreccia intrinsecamente con quello della violenza, perché una donna sottopagata o che non percepisce reddito, non sarà mai una donna libera di denunciare l’uomo violento con cui spesso vive".

La violenza contro le donne, un problema trasversale

Quello della violenza contro le donne, ha ricordato infine Bistocchi, è un problema trasversale che riguarda l'intera società, "un fenomeno culturale e sociale che taglia come una lama la comunità in cui viviamo, e da cui dobbiamo proteggerci e tutelarci con l’arma da sempre più potente: la cultura, e nel campo di battaglia più delicato: la scuola".

La prevenzione e l'educazione in questo scenario rivestono un ruolo essenziale. Sempre in riferimento al report della Procura sulla violenza di genere in Umbria, l'altro aspetto doloroso è che sono sempre più frequenti gli episodi di violenza nelle relazioni tra adolescenti, anche in forma psicologica e digitale. Dati che mostrano, ancora una volta e con ancora più forza, che la violenza necessita di un approccio strutturale e su più fronti.

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Sara Costanzi
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