14 Mar, 2025 - 09:08

10mila disponibilità in più per visite e prestazioni sanitarie. Come procede il piano di Proietti

10mila disponibilità in più per visite e prestazioni sanitarie. Come procede il piano di Proietti

Negli ultimi venti giorni l'esecutivo regionale ha sbloccato 10mila posti per le prestazioni sanitarie. Ad annunciarlo è la presidente Stefania Proietti che ha fatto il punto sullo stato dell'arte di quello che è l'argomento più caldo della politica umbra: la sanità.

Proietti: "Lavoro senza sosta per garantire l'accesso alle cure"

La presidente ha parlato di un "lavoro incessante" condotto dalla Direzione regionale salute e welfare e delle aziende sanitarie regionali per il recupero delle prestazioni sanitarie in attesa.

"Sono state create complessivamente circa 40.550 nuove disponibilità dall’inizio di febbraio - ha dichiarato -, tra recupero dei percorsi di tutela e ampliamento strutturale, con un incremento di circa 10.000 posti, negli ultimi venti giorni, da parte delle strutture pubbliche. Dei 40.550 posti creati ne sono stati già assegnati circa 27.000 e ne rimangono disponibili 13.550. In totale le prestazioni ambulatoriali ancora in percorso di tutela, accumulate nel tempo, si sono ridotte a circa 74.700". Un lavoro che promette, proseguirà "a ritmi sostenuti" anche nei prossimi mesi per garantire il fondamentale diritto alla salute di tutti i cittadini.

Come funziona il Numero unico Umbria Sanità

Per consentire lo scorrimento delle liste d'attesa per le prestazioni sanitarie i pazienti vengono ricontattati telefonicamente. Un sistema, ha detto ancora Proietti che "dagli inizi di marzo è stato migliorato". Chi è in lista per una visita o un esame medico viene chiamato e, assicura, gli "viene proposto un nuovo appuntamento in tempi brevi". 

Tra le novità più significative in questo senso c'è l'istituzione "del Numero unico Umbria Sanità 0744366622 che garantisce ad ogni cittadino la sicurezza di ricevere una telefonata da un numero certificato, già utilizzato da anni nella nostra regione per il servizio di recall di conferma degli appuntamenti di visite ed esami già fissati".

Ad occuparsi della comunicazione telefonica sono gli operatori di Puntozero. I cittadini in lista d'attesa vengono chiamati "per tre volte al giorno, in orari differenti, per quattro giorni consecutivi, in modo da avere la certezza di ricevere una risposta di accettazione del nuovo appuntamento o di cancellazione dello stesso o di mantenimento del posto in percorso di tutela".

"Mediamente - conclude Proietti -, in questi primi giorni sono state circa 1500 le telefonate giornaliere effettuate per l’assegnazione di un appuntamento, alle quali il cittadino ha risposto nel 75% dei casi, dato che dimostra la maggiore affidabilità del sistema nell’ottica di una ripulitura del numero complessivo delle prestazioni in sospeso".

La cabina di regia e il Ruas

Alla fine di febbraio in Consiglio regionale era stato scontro aperto tra maggiornaza e opposizione che chiedeva di vederci chiaro su numeri e procedure per lo sblocco delle liste d'attesa. In quella sede Proietti aveva fatto presente che la questione sanità in Umbria viene attentamente e costantemente monitorata. 

Da un lato c'è la nomina del Ruas, il responsabile unico di assistenza sanitaria, dall'altro la nuova cabina di regia con le Aziende sanitarie regionali che si riunisce tutti i martedì al Broletto. In più ogni sera aveva detto la governatrice, si tiene una direzione tecnica con il Ruas e con Puntozero.

Lo scontro di ieri sui conti della sanità

Nella seduta di ieri del Consiglio regionale, in assenza di Proietti, è stato il vicepresidente Tommaso Bori a rispondere all'interrogazione dell'opposizione sui conti della sanità. Sul piatto c'è la scelta della giunta regionale di affidare ad una società privata una maxi ricognizione sullo stato di salute del bilancio della sanità umbra. "Un inutile aggravio di spesa" l'ha definito l'ex governatrice e ora consigliera di minoranza, Donatella Tesei che si scontrerebbe con quanto svolto finora da Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari, con cui la convezione è scaduta a fine 2024 e rimane al momento da ridefinire.

Bori, dal canto suo, ha parlato di una necessaria "operazione di verità sui conti della sanità" che senza quei dati avrebbe poca consistenza.

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Sara Costanzi
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